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La ditta Carmignani è nata nel 1892, ed è stata presente in Via della Colonna Antonina dal 1927, proveniente da Palazzo Vidoni. Nel tempo, Carmignani è divenuto il punto di riferimento per il buon fumare, così come per il regalo di prestigio, sia per i romani, sia per gli stranieri. Infatti, poco dopo l’arrivo in Via della Colonna Antonina, oltre alle immancabili marche conosciute dai fumatori, quali Dunhill, S.T. Dupont, Cartier, e poi Castello, Davidoff, Mastro de Paja e tante altre ancora, i fratelli Aldo e Nello prima, e dal 1991 Giuseppe Scammacca, nuovo titolare, iniziano a trattare argenteria, oreficeria, pelletteria di alto artigianato italiano, oltre a specializzarsi nel regalo “originale”, ma sempre di grande pregio e manifattura.

Anche tra i clienti sono sempre stati presenti personaggi dell’aristocrazia, politici, artisti ed uomini di cultura di levatura internazionale; basti citare S.A.R. la Principessa Elena d’Orleans, Duchessa d’Aosta, gli storici aperitivi di Trilussa, S.M. il Re Gustavo V Adolfo di Svezia, il grande umorista inglese Jerome K. Jerome e, più recentemente l’ex presidente Pertini, Luciano Lama con la sua pipa Peterson System e altri noti personaggi attuali, così come buona parte dell’aristocrazia romana: i Colonna, gli Odescalchi, i Chigi, i Ruspoli, i Borghese, e tanti altri. Non mancavano gli artisti, quali Rossellini, Visconti, Philippe Noiret, Clint Eastwood, Audrey Hepburn e la Loren.

Nel 1993, ad esempio, in una manifestazione ai Parioli, fu regalata alla signora Carla Leone, vedova del grande regista Sergio, una delle pipe Carmignani, già utilizzata nei suoi film western da Lee Van Cleef.

Molti i capi di stato che bloccavano simpaticamente il lavoro con la loro presenza: Pertini, Ford, Sadat e altri, ed inoltre premi Nobel ed insigni esponenti della cultura, ma è impossibile citarli tutti.

Con il cambiare dei tempi, con le ripetute crisi ed anche con il sovvertimento dei valori della produzione, lo storico negozio Carmignani ha chiuso ormai da qualche anno. La cessazione dell’attività vuole essere provvisoria, rinviando ad una riqualifica dei suoi punti vendita per rimanere quello che è sempre stato: il punto, a Roma, ove l’esaltazione del bello e del lavoro “fatto a mano” è la regola fondamentale da sempre. In nome della tradizione, infatti, l’evoluzione di Carmignani è legata al variare del gusto estetico per gli oggetti e delle necessità tecniche, ma con un riguardo particolare al mantenimento di quell’atmosfera di palpabile, gioiosa e ricercata tranquillità, necessaria per poter ammirare i prodotti artistici che provocano una sensazione di benessere psicofisico al solo guardarli e possederli. E ci riferiamo non solo alle pipe, ma a tutti i prodotti artigianali severamente selezionati, siano essi in argento, oro, pelle, radica od anche in materiali meno nobili. Infatti, come detto, già dagli anni ’30 allo storico settore del “fumo”, origine di Carmignani nel lontano 1892, furono affiancati oggetti da regalo, preziosi e non, purché di alto artigianato, soprattutto italiano.

I settori merceologici di Carmignani da allora comprendono articoli per fumatori, oreficeria e gioielleria, argenteria, orologi ed accendini preziosi e non, piccola e grande pelletteria, articoli personali e per la casa in avorio, tartaruga, cuoio, metalli preziosi e non, cristallo, accessori per abbigliamento, oggetti in legno e radiche varie.

E fino ad oggi, la ricerca di Carmignani è sempre stata rivolta alla maestria tecnica dell’artigiano combinata sapientemente con un senso d’equilibrio artistico ed il rispetto per la natura tipici di certi lavoratori manuali che, seppure meno famosi di altri, in realtà sono essi stessi grandi artisti. Purtroppo, questa combinazione di qualità, maestria e senso artistico col passare del tempo è sempre più difficile da trovare, in quanto molti grandi artigiani mancano di ricambio generazionale, preferendo, i giovani, lavori più “moderni” che normalmente sono più facili, ma molto più aridi.

L’obiettivo storico della ditta Carmignani è sempre stato convincere il pubblico a riprendere le buone vecchie abitudini, quando, ad esempio, il ritmo della vita era più umano e meno frenetico, tant’è che molti personaggi illustri venivano da Carmignani anche per intrattenersi in colte ed amabili conversazioni.

Oggi, l’obiettivo è far rinascere un punto d’incontro ove la regola sia il saper vivere, ritornando a vecchie sane abitudini che rendevano la vita piacevole ed interessante, nei momenti di pausa fra incombenze di varia natura che procedono in modo intenso e stressante al fine di produrre sempre di più.

(sito in allestimento)
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